23 Novembre 2024

AMOA informa: si può trasmettere il Coronavirus attaverso le lacrime?

L’utilizzo delle lenti corneali è una pratica molto frequente in pazienti portatori di difetti di vista quali miopia, ipermetropia ed astigmatismo. Soprattutto in questo periodo di pandemia da Covid-19 ci sono informazioni importanti che i pazienti dovrebbero conoscere e specifici protocolli da seguire.

Ecco le indicazioni di Sergio Tabacchi,
medico oculista, vicepresidente AMOA

Sebbene la trasmissione uomo-uomo del virus SARS-CoV-2 avvenga principalmente per via respiratoria, sono attualmente allo studio altre modalità di diffusione. Tra queste, la trasmissione attraverso le lacrime, anche perché L’infiammazione della congiuntiva può essere una delle manifestazioni del virus. Il primo medico a lanciare l’allarme per Covid-19 è stato proprio un oculista cinese di 34 anni, Li Wenliang, deceduto successivamente proprio a causa del virus.

L’occhio è una porta d’ingresso per il virus?

L’esposizione oculare non protetta è stata ritenuta responsabile di contagi da Covid-19 nel Wuhan Fever Clinic, nel gennaio 2020, evidenziando quindi come l’occhio possa essere una potenziale porta di ingresso per il virus.

È stato pubblicato recentemente un case report dall’Istituto Spallanzani di Roma su “Annals of Internal Medicine” in cui è stata riscontrata la presenza di Coronavirus nelle secrezioni oculari. Il riscontro dell’RNA virale in questo caso si è avuto non solo durante la fase attiva della congiuntivite, ma anche successivamente, dopo la sua apparente risoluzione e la negativizzazione dei tamponi nasali.

Ciò fa pensare all’occhio non solo come una porta d’ingresso per il virus ma anche come una possibile fonte di contagio.

Ulteriori studi sono comunque necessari per stabilire il potenziale infettivo di SARS-CoV-2 nei campioni oculari e stabilire se la trasmissione possa avvenire attraverso i secreti oculari.

È importante quindi segnalare al proprio oculista sintomi quali arrossamento, bruciore, secrezione oculare e iperlacrimazione.

È sicuro utilizzare lenti a contatto durante la pandemia da Covid-19?

I produttori di lenti a contatto riferiscono di seguire rigidi protocolli e misure di sicurezza adeguate nella fabbricazione dei dispositivi medici: in ambienti puliti, sicuri e attraverso processi automatizzati.

Gli elevati standard d’igiene nei loro stabilimenti prevedono l’utilizzo di speciali camici, cuffiette e copriscarpe, così come di mascherine per tutto il personale.

La fabbricazione delle lenti a contatto è inoltre operata totalmente da macchinari appositi, per cui non vi è contatto diretto tra le lenti stesse e il personale.

Il virus può sopravvivere sulla superficie delle lenti a contatto?

Un articolo pubblicato su “Journal of Hospital Infection” a inizio febbraio 2020 e dedicato alla persistenza dei Coronavirus su materiali sintetici, ha evidenziato come il tempo di sopravvivenza medio del Coronavirus sul silicone, materiale di cui sono costituite la maggior parte di lenti a contatto, è di 5 giorni.

Ciò naturalmente ha creato allarme negli utilizzatori di lenti a contatto. Quali sono, quindi, in questi mesi di emergenza sanitaria, le raccomandazioni per i portatori di lenti a contatto?

Dal momento che le lenti a contatto si applicano con le mani, veicolo di trasmissione del virus, sarebbe opportuno utilizzarle il meno possibile. Nel caso in cui ciò non fosse possibile, si consiglia di abbandonare l’utilizzo di lenti a contatto multiuso e usare unicamente lenti a contatto giornaliere che alla sera vanno eliminate e quindi non devono essere conservate in soluzioni che potrebbero a loro volta essere inquinate.

Le lenti a contatto dovranno essere applicate dopo un accurato lavaggio delle mani, della durata di per almeno 40-60 secondi, attenendosi scrupolosamente alle consuete norme igieniche.

Durante la giornata è inoltre opportuno evitare di toccarsi il viso, naso, bocca e nello specifico gli occhi ed è consigliato lavare frequentemente le mani.

Rimane assolutamente controindicato l’utilizzo di lenti a contatto in presenza di irritazione, bruciore, secrezione oculare e anche in presenza di soli sintomi di natura simil-influenzale.

È inoltre da sconsigliare in questo periodo l’utilizzo di lenti a contatto colorate.

In caso di infiammazione oculare e consigliato rivolgersi al proprio oculista di fiducia.

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