Perché occorre prestare molta attenzione al glaucoma: solitamente avanza silenziosamente, senza sintomi e può causare complicanze irreversibi se non viene curato in maniera efficace.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che il Malawi ha eliminato il tracoma dalla lista delle emergenze sanitarie pubbliche a fine 2022. Purtroppo per un annuncio simile, parlando di glaucoma, bisognerà aspettare ancora molti anni.
Il glaucoma solitamente avanza silenziosamente, senza sintomi ed irreversibilmente se non curato. In Italia, se trattato nelle prime fasi, si può salvare la vista, mentre in Africa solitamente la diagnosi viene fatta quando un paziente si presenta perché ipovedente o cieco in un occhio. In questi casi l’oculista può solo concentrarsi nel trattare l’altro occhio.
Questa condizione, nella fascia 40-80 anni, era di 10,3 milioni nel 2020 in Africa e sarà di 19,1 milioni nel 2040.
Da questi dati e dalle caratteristiche della malattia si capisce l’importanza della settimana dedicata al glaucoma per sensibilizzare le persone sopra ai 40 anni a fare una visita oculistica specialmente se nella famiglia vi sono casi di glaucoma e a mantenersi controllati se è già stata fatta una diagnosi.
La settimana mondiale rappresenta un momento fondamentale per ricordare a tutti di verificare la pressione dell’occhio, il nervo ottico ed il campo visivo perché il glaucoma può togliere la vista e rendere ciechi, però se curata in tempo la malattia si può fermare o rallentare.
In condizioni normali all’interno dell’occhio è presente un liquido, l’umore acqueo, che viene continuamente prodotto e riassorbito. L’occhio si può paragonare ad un piccolo serbatoio con un rubinetto e una via di deflusso sempre aperti. Se quest’ultima si ostruisce si avrà un aumento di pressione all’interno del serbatoio ovvero una maggiore pressione intraoculare.
Se la pressione è troppo elevata a lungo andare il bulbo oculare si danneggia a livello della testa del nervo ottico, per cui bisogna abbassare la pressione con farmaci, laser o chirurgia.
Tuttavia, l’aumento della pressione danneggia irreparabilmente le fibre nervose (fili elettrici) che trasportano il segnale bioelettrico; dunque, è come se si logorassero.
Inizialmente il danno colpisce i “fili” che trasportano le immagini relative alla periferia del campo visivo: chi è malato continua a vedere l’oggetto che fissa, ma non si accorge che l’area visiva periferica si sta riducendo progressivamente (con perdita della visione laterale).
Da ultimo vengono lesi anche i “fili” che provengono da quella zona della retina con cui si fissano gli oggetti (macula) e, se il glaucoma non viene trattato con successo, si riduce l’acuità visiva fino alla cecità completa.
AMOA ha ben chiaro che la cataratta è la prima causa di cecità in Africa, però reversibile con un intervento chirurgico, mentre il glaucoma è la prima causa di cecità in Africa irreversibile, motivo per cui AMOA incrementerà i suoi sforzi nella diagnosi precoce e nella formazione di personale specializzato nel trattamento del glaucoma.
Nella foto: Gian Luca Laffi e Piet Noé mentre operano di glaucoma due pazienti al RCEH (Ruanda Charity Eye Hospital) in Ruanda