Le missioni di AMOA sono ripartite. Finalmente! Andrea Garagnani, ottico e storico socio dell’Associazione, racconta il suo recente viaggio a Cabrousse, in Casamance, Senegal.
“Sono partito con svariati timori, lo confesso, ma il bilancio è stato positivo, ben oltre le aspettative. I dati, prima di tutto, a evidenziare importanza e validità della nostra missione. Le visite sono state 430: 210 donne, 160 uomini, 60 bambini. Abbiamo distribuito 180 occhiali da vista e 60 da sole, donati ad AMOA da Lions International. Sono venute persone da moltissimi villaggi a farsi visitare. La mole di lavoro è stata enorme, ma la soddisfazione ancora più grande. Casi semplici e alcuni più complessi, li abbiamo tutti affrontati con umanità e professionalità. Conoscere e rapportarsi con queste persone è stata davvero un’esperienza affascinante.”
“Sono stato il primo volontario a poter ripartire dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, così come ero stato l’ultimo a partecipare ad una missione AMOA in Africa, in Ghana, prima che il lockdown chiudesse le frontiere. L’emozione stavolta è stata tanta: sia per l’atmosfera magica che si respira in Senegal, sia per la gioia di rivedere i nostri amici e bravissimi collaboratori. Seydou Diallo ha lavorato parecchio in questi due anni ed è molto cresciuto. Ha attivato anche una buona rete di relazioni. Affiancare poi con Babacar Cissè, il nostro oculista venuto da M’Bour e rimasto per tutta la settimana, è stato splendido come al solito, perché lui parla perfettamente la lingua locale e si innescano subito rapporti di fiducia. Certo, la strada da fare è ancora tanta perché la situazione dell’oftalmologia, a Casamance, è drammatica. Non sono presenti TSO e oftalmologo. Seydou dà risposte efficaci, riconosciute anche dal medico di Dipartimento, sebbene non abbia un titolo di studio ufficiale. È senza dubbio una scelta lungimirante quella di AMOA di sostenerlo ora che in Gambia procederà con la sua formazione con Sightsavers International”.