AMOA ricorda l’amico Gian Luca Giulietti
e abbraccia i figli e la famiglia.
Le testimonianze di Martelli, Garagnani, Smania
Un grande dolore per la famiglia, per i tantissimi amici e per noi di AMOA la scomparsa di Gian Luca Giulietti, titolare dell’Ottica Giulietti & Guerra di via delle Clavature e degli altri negozi omonimi distribuiti tra Bologna e provincia.
Francesco Martelli, presidente AMOA: “Mai come ora i nostri cuori sono uniti per condividere un enorme dolore. Tutti i soci e i volontari AMOA si stringono in un abbraccio ai figli Filippo, Gaia e alla famiglia. Quando viene a mancare prematuramente ed improvvisamente una persona con un cuore grande, accogliente e generoso come Gian Luca, viene a mancare anche un pezzettino di ognuno di noi. Gli insegnamenti che ci ha dato in vita non devono però esaurirsi e proprio grazie a quelli dobbiamo trovare la forza di unirci e di impegnarci ancora di più in quello in cui anche lui profondamente credeva”.
Andrea Garagnani, collega, amico, socio AMOA: “Non è facile parlare di Gian Luca senza rischiare di essere retorici o mielosi. Gian Luca era un ‘grande; fisicamente e moralmente. L’ho conosciuto che si era appena diplomato in Ottica, aveva solo 18 anni, mi piacque subito e per anni è stato un preziosissimo collaboratore, cresciuto professionalmente di giorno in giorno senza smettere mai di essere curioso e di volersi migliorare. Dopo alcuni anni ha scelto di iniziare una sua attività e da quel giorno è iniziato il suo percorso come imprenditore. Nonostante l’indubbio successo non si è mai messo su un piedistallo e si è sempre preoccupato degli altri, perché, come diceva lui, si sentiva in debito per quanto era fortunato e privilegiato. Proprio per questo da alcuni anni si era avvicinato ad AMOA ed aveva cominciato a partecipare alle nostre missioni; sarebbe dovuto partire per il Senegal a metà marzo e ci eravamo visti per organizzare la missione a fine gennaio, ma…. Ma è arrivata la maledetta malattia che prima ha fatto saltare la missione e poi si è impossessato di Gian Luca; prima lo ha isolato dal mondo lasciandolo solo poi lo ha portato via alla sua famiglia, a tutti quelli che gli volevano bene e a noi che avevamo imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo per quel ‘grande’ che era. Non è giusto… Ciao Gian Luca”.
Daniela Smania, socia AMOA: “Ho conosciuto Gian Luca più di trent’anni fa, ai tempi della scuola. Ho avuto il privilegio, entrambi adulti, di condividere con lui numerose missioni AMOA; in ciascuna di queste occasioni la nostra amicizia si è approfondita e consolidata. Gian Luca era un uomo dall’animo nobile e gentile, instancabilmente generoso nel donare e nel donarsi agli altri. Durante le missioni in Africa ho scoperto una persona davvero di grande spessore e dalle tantissime qualità. La naturalezza e la grazia con la quale esprimeva la sua disponibilità verso il prossimo erano un grande esempio dal quale trarre insegnamento. Oltre ad essere un grande professionista nel suo lavoro, Gian Luca era anche una persona divertente e solare. Ed è proprio ripensando alle risate coinvolgenti nei giorni condivisi con gli amici e colleghi Mimma e Rocco in Senegal, quando l’alternarsi di duro lavoro e battute divertenti ci vedeva stanchi ma uniti e gioiosi, che mi piace ricordarlo. Un giorno il Comune di M’Bour ci chiamò per una giornata di controlli visivi gratuiti alla popolazione locale. Man mano che passavano le ore di incessante lavoro, la fila aumentava a dismisura e non vedevamo fine… C’era un caldo quasi insopportabile nella sala, Gian Luca e Rocco facevano i controlli ed io e Mimma attraverso le loro prescrizioni donavamo gli occhiali da sole o da lettura… Ad un certo punto arrivò una ricetta con scritto ‘Aiuto, ho caldo e tanta fame…’. Era un sos di Gian Luca che ci fece talmente ridere che scordammo la fatica. Ci mancherà moltissimo, anche se resterà sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori”.