23 Novembre 2024

Dall’Etiopia in guerra nuovi sos con richieste di aiuti immediati

Ancora grida d’allarme dall’Etiopia, alle prese con una guerra sempre più dimenticata dalla politica e dai media. I collaboratori di AMOA nel Paese, e da Adwa in particolare, faticano anche a comunicare.

Gli stessi salesiani, sia etiopici che italiani, si vedono minacciati e numerosi sono stati gli arresti, poco prima della fine dell’anno, con l’accusa di collaborazionismo con i tigrini.

La Croce Rossa Internazionale ha lanciato un nuovo sos denunciando il fatto che negli ospedali ormai scarseggia di tutto, le medicine rimaste sono pochissime. Per fortuna il 26 gennaio ha effettuato la prima consegna di forniture mediche dallo scorso settembre a Mekelle, la capitale del Tigray. Con il sostegno e l’agevolazione delle autorità, mercoledì sono arrivate a Mekelle le forniture urgenti, compresi i farmaci essenziali. Saranno distribuiti alle strutture sanitarie della regione.

L’ospedale e la missione ad Adwa sono tra i pochi nella regione che, fortunatamente, al momento non sono ancora stati colpiti.

L’unica fonte di sostentamento resta però il “progetto agricolo” interno alla missione, dotata di un pozzo che consente la distribuzione dell’acqua.

Scarseggiano anche gasolio ed energia elettrica e, oltre a molti disagi, è a rischio il funzionamento stesso della sala operatoria.

La situazione ormai è al limite della sopportazione, tanto che la stessa diocesi cattolica di Adigrat ha lanciato un accorato appello affinché si creino subito dei corridoi umanitari “per aiutare il popolo del Tigrai, dove è in corso una catastrofe umanitaria e una guerra di intensità mai vista nell’Africa subsahariana”.

“La guerra ha privato la popolazione dei diritti umani fondamentali – sottolinea la diocesi – e si sta ancora assistendo a massacri di civili; la violenza di genere ha distrutto famiglie e la vita di donne e ragazzi, gli sfollati sono ormai milioni; istituzioni ed economia sono devastate. Il blocco degli aiuti provoca carestia, malnutrizione, la morte per malattia di bambini, anziani e malati cronici”.

Per aiutarci a sostenere le spese di farmaci e cibo nell’ospedale di Adwa dona 50€ attraverso il nostro sito con Carta di Credito o PayPal.

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