Otto giorni in Senegal. Massimo Di Maita racconta la missione a Mbour e i programmi futuri
Più di 600 pazienti visitati e circa 50 interventi eseguiti: è questo il bilancio della missione AMOA al Centre ophtalmologique et optique de M’Bour, Senegal, nel corso di 8 giorni di splendida collaborazione con un’équipe del posto. Protagonisti gli oculisti Massimo Di Maita e il dott. Babacar, responsabile del Centro, affiancati da Salvatore Caponnetto e dal volontario Alberto Dal Bello.
Oltre a visite oculistiche e interventi chirurgici, i volontari AMOA hanno provveduto a formare Buri, infermiera locale, all’utilizzo di un perimetro che già si trovava presso il Centro. Si sono quindi avviati i contatti per individuare a breve un TSO, un tecnico chirurgo della cataratta che possa aiutare lo svolgimento dell’attività chirurgica quando i volontari non sono presenti.
“Quello di Mbour – spiega Massimo Di Maita – è uno dei progetti più importanti per AMOA. Al Centro l’attività è molto intensa e deve continuare con profitto. Stiamo infatti parlando di un Paese, il Senegal, che è molto cresciuto negli ultimi anni, ma dove la forbice tra ricchi e poveri si è ulteriormente allargata. Assieme al dott. Babacar, che continuerà l’attività in questo Centro convenzionato con il Comune e che fornisce un’attività indispensabile per la popolazione più povera del Paese, abbiamo individuato i punti da potenziare nell’immediato futuro. La collaborazione con AMOA diventerà ancora più rilevante e si intensificherà, sia dal punto di vista economico che strumentale, affinché il dott. Babacar e la sua équipe possano anche avviare un’attività privata. Entro la fine del 2019, inoltre, abbiamo già messo in calendario altre due missioni”.