La Giornata Mondiale della Vista (ogni anno, ogni secondo giovedì di ottobre), è stata istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2000, con la collaborazione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB, e dell’Unione mondiale dei ciechi, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle patologie oculari e sulla necessità di garantire l’accesso alle cure oftalmiche in tutto il mondo, oltre che richiamare l’attenzione sulla necessità di agire contro l’aumento delle patologie oculari, destinato a diventare un problema sempre più urgente a livello globale a causa dell’invecchiamento della popolazione e della diffusione di alcune malattie croniche. Viene celebrata il secondo giovedì del mese di ottobre di ogni anno.
Tema di questo 2023 è “Love Your Eyes at Work” e si concentrerà sul mondo del lavoro sottolineando l’importanza di dare priorità alla cura degli occhi.
L’importanza di questa giornata non si limita al tema dell’annata. Secondo alcune stime, attualmente, le patologie oculari interessano circa 2 miliardi di persone ma possono essere prevenute nell’80% dei casi.
Secondo l’OMS vi sono oltre 36 milioni di non vedenti e circa 220 milioni di ipovedenti. Gli errori refrattivi non corretti e la cataratta non operata sono le due principali cause di compromissione della vista e la cataratta non operata resta la causa principale di cecità in tutto il mondo e soprattutto nei Paesi a basso reddito e nei Paesi sottosviluppati, non solo per motivi ambientali, ma soprattutto perché in essi non esistono strutture in grado di poterla operare con semplici e facili interventi.
Le cause di cecità in Madagascar non sono dissimili da quelle degli altri Paesi sottosviluppati e dell’Africa. Nella Nazione, con circa 28 milioni di abitanti, esercitano solo settanta oculisti, non tutti con una specializzazione chirurgica, vi sono solo 8 reparti pubblici ed alcuni privati religiosi che sono i più efficienti. Si comprende quindi come parecchie malattie o disturbi visivi, facilmente curabili altrove, possano causare ipovisione o cecità per mancanza di strutture o personale idonei.
Il primo fattore determinante una ipovisione è la presenza di difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) che necessitano di lenti correttive che dalla maggioranza della popolazione non
possono essere acquistate per mancanza di risorse finanziarie.
Anche in Madagascar la principale causa di cecità rimane la cataratta, facilmente curabile con un intervento chirurgico, per la mancanza di strutture dove può essere operata.
Il glaucoma quasi sempre determina cecità, non solo per la mancanza di risorse per poter acquistare i farmaci, ma anche per l’impossibilità frequente di reperirli, come accade anche per alcuni tipi di maculopatie.
In tutta la Nazione esistono numerosi casi di infortuni gravi sul lavoro causati da perforazioni corneali da spighe di riso, che è un fondamentale alimento e la cui coltivazione costituisce la principale attività agricola. Pertanto è molto idoneo il tema scelto quest’anno per “La giornata mondiale della vista”.
Come si evince dall’elenco delle cause di ipovisione o cecità, a volte può bastare poco per debellarle.
AMOA investe in risorse umane e finanziarie, non solo in Madagascar ma in tanti altri Paesi africani, per ottenere questo risultato, allestendo ambulatori oculistici, sale operatorie e laboratori di ottica, fornendo numerosi occhiali, organizzando missioni annuali di operatori volontari, facendo formazione o fornendo la propria esperienza al personale locale, finanziando corsi di perfezionamento per gli addetti più meritevoli.