22 Novembre 2024

I miei sabati
alla Chiesa
della Misericordia,
con tante persone fragili
che ci chiedono di “vedere”

22 maggio 2021, sabato.

Nessun clamore mediatico, ma tanto entusiasmo, competenza e voglia di fare. A Bologna, alla Chiesa della Misericordia, nei pressi dei Giardini Margherita, inaugura l’Ambulatorio oculistico. Un luogo davvero speciale, dove medici, ottici e volontari di AMOA si danno appuntamento per visite e assistenza ai poveri e ai senza tetto stranieri e italiani. Ne sono passati tanti, di sabati, da quel giorno. Silvia Erbosi, “storica” volontaria dell’Associazione, Segretaria e rappresentante del Consiglio Direttivo, racconta la sua esperienza.

I numeri, prima di tutto. Rendono l’idea del “bisogno di aiuto”, anche sul nostro territorio, di cui necessitano tante persone in grande difficoltà. Da quel fine maggio 2021 annoto minuziosamente le visite eseguite, gli occhiali donati, le prescrizioni fatte.

In tre anni e qualche mese sono stati visitati, fino ad oggi, 436 pazienti. Molti tornano più volte, a volte anche solo per sentirsi presi in cura, senza grandi novità rispetto alla visita precedente, o solo perché hanno “perso” gli occhiali.

Vengono da tutto il mondo, ma il 35% sono italiani. Sul totale dei pazienti visitati, il 25% sono donne.

Sono persone di ogni età; dai bambini in età scolare, provenienti da famiglie impossibilitate ad acquistare occhiali, a persone ancora idonee al reinserimento lavorativo, ma che senza vista non possono nemmeno fare un tentativo; ad anziani che vorrebbero leggere e fare bricolage. In una parola, per tutti lo stesso bisogno e desiderio: vedere.

Molti di loro hanno tutte le carte in regola per accedere al Servizio Sanitario Nazionale, ma poi non hanno l’opportunità di acquistare i medicinali e gli occhiali. Molte sono donne e uomini fragili che non riescono a seguire gli iter burocratici necessari per accedere alle cure.

Nel tempo, oltre a chi è arrivano da noi tramite passa parola, siamo stati contattati praticamente da tutte le Associazioni che sul territorio si occupano di persone in difficoltà, e che ogni sabato in cui visitiamo (indicativamente il secondo del mese) ci mandano i loro assistiti.

Ci si mette in fila: considerando le modalità di fruizione del servizio non è possibile dare appuntamenti. Salvo alcuni casi, devo dire anche rari rispetto alle mie previsioni, tutti aspettano pazientemente il loro turno.

Le visite sono accurate e svolte da medici e ottici AMOA, supportati dai volontari, con strumenti analoghi a quelli che si possono trovare in un ambulatorio privato. Sono strumenti donati dalla grande generosità dei nostri sostenitori, aziende e privati.

Alla fine della visita, se necessari vengono donati gli occhiali, premontati o realizzati su misura grazie al lavoro gratuito dei nostri ottici e di un’azienda leader mondiale nel settore che provvede alla realizzazione e al montaggio delle lenti.

I volontari AMOA che lavorano a questo progetto sono tanti, soprattutto sanitari, tutte persone qualificate che mettono a disposizione il loro tempo libero e la loro competenza per dare aiuto a chi ne ha più bisogno.

Sostengo l’Associazione da tanti anni perché la mia più cara amica, socia e volontaria, me l’ha fatta conoscere; dal 2018 ho acquisito le cariche di Segretaria e membro del Consiglio Direttivo. Ho sempre pensato di essere una persona privilegiata e fortunata, ma da quando ho intrapreso questa esperienza con AMOA lo sono ancora di più.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi