23 Novembre 2024

Il nuovo consiglio direttivo
di AMOA

Eletto il nuovo Direttivo AMOA. Intervista a Francesco Martelli, riconfermato Presidente

Martelli: “I valori e gli impegni futuri di AMOA”

“Un onore essere alla guida di AMOA”. Così, durante l’Assemblea dei Soci, Francesco Martelli ha commentato la rielezione, all’unanimità, a Presidente dell’Associazione per un secondo mandato. Quali significati racchiude, nel 2021, questa affermazione?

“Racchiude fondamentalmente due concetti a me molto cari. Il primo è il valore etico di questo gruppo di persone che hanno come obiettivo, e non solo nella vita associativa, quello dell’aiutare. In particolare, attraverso le attività di AMOA, portiamo sostegno concreto a persone e famiglie che, per censo o malattia, non possono accedere alle cure di cui necessitano. Il secondo significato riguarda la condivisione dei valori che, da ormai oltre 20 anni, AMOA esprime e rappresenta. Mi riferisco a medici, paramedici, ottici e semplici volontari che da sempre dedicano gratuitamente la loro opera con assoluto entusiasmo e dedizione”.

È stato un anno complesso, caratterizzato dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria che hanno coinvolto, umanamente e direttamente, anche AMOA e le sue attività… 

“Come AMOA abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le parole e l’impegno del nostro ‘caro’ Gian Luca Giulietti anch’egli, ormai un anno fa, vittima del coronavirus. Questa terribile pandemia non ha però fermato i nostri sforzi e le attività. Abbiamo incrementato il supporto alla dotazione di apparecchiature ai nostri progetti in Africa, ad esempio donando tre microscopi operatori a Dschang (Camerun), Adwa (Etiopia) e Zimbabwe, per campagne chirurgiche itineranti nei villaggi. Abbiamo quindi fornito tutte le apparecchiature per il nuovo laboratorio di ottica a Kumasi (Ghana). Si è proseguito nell’attività di supporto alla formazione sostenendo, oltre a quella già in corso, la formazione in optometria clinica di Mekete, presso l’Università di Gondar (Etiopia)”.

Quali i progetti di AMOA per il futuro, confidando in un progressivo ritorno alla “normalità”?

“Il sogno è di ricominciare prima possibile con le missioni. Andare personalmente in Africa consente, oltre a un importante lavoro di assistenza medica e chirurgica, di praticare formazione diretta e monitorare con la necessaria accuratezza i risultati ottenuti da AMOA e dai nostri collaboratori locali. L’immediato prevede l’invio dell’attrezzatura completa per un ambulatorio oculistico nella regione del Nord del Camerun e l’inizio del percorso di formazione da optometrista di Seydou, che già lavora presso il nostro Progetto a Cabrousse, in Senegal, che potrà così migliorare le sue competenze al fine di essere un riferimento nella remota regione della Casamance”.

Un Direttivo a tredici rappresentanti, con alcune novità e diversi addii…. Che cosa ti aspetti e quali obiettivi per il nuovo Consiglio? 

“Vorrei innanzitutto ringraziare Alessandro Tintorri, Giovanna Possati e Yuri Melloni, tutti ‘decani’ della nostra associazione, per il lavoro svolto egregiamente, sia come consiglieri che come volontari in Africa e in Italia. Altrettanto a Sergio Tabacchi, che, pur lasciando la carica di Vicepresidente per impegni lavorativi, non mancherà di portare la sua competenza ed esperienza consolidata nel volontariato oculistico, in qualità di consigliere. Il nuovo Direttivo gode della mia piena fiducia, è composto da persone competenti e appassionate, farà certamente bene”.

Dal 2018 alla guida di AMOA, come successore di un presidente storico, apprezzato e trascinatore, come Gian Luca Laffi. Come racconteresti la tua esperienza e quali gli episodi che maggiormente ti sono rimasti impressi?

“Il mio impegno come presidente dell’Associazione è partito dall’intento di continuare nel solco tracciato da Gian Luca Laffi negli anni precedenti. Cercando, senza modificarne lo spirito, di consolidare l’integrità ed i valori fondamentali di AMOA. E, nel contempo, di adeguarla ai processi di crescita delle attività in corso e di renderla partecipe del cambiamento necessario in virtù del rapido evolvere dei tempi, in Africa come da noi. Uno degli aspetti che più mi rende orgoglioso è constatare che, anche senza la nostra presenza fisica in Africa nell’ultimo anno, le attività continuano e il personale locale ha risposto adeguatamente al nostro supporto, lavorando con efficacia. È una grande soddisfazione!”.

AMOA è una comunità di medici, ottici, volontari che non risparmiano energie, impegno e si mettono continuamente in gioco. Quali prospettive per l’Associazione?

“Come detto, le energie non mancano e la voglia di andare avanti è grande. Avvieremo tra pochi giorni una nuova attività in Italia: stiamo allestendo un ambulatorio presso la Chiesa della Misericordia di Bologna, finalizzato a fornire cure e occhiali gratuiti agli indigenti e alle persone emarginate della città. Sono tanti i motivi che possono portare singole persone o intere famiglie alla povertà reale ed all’emarginazione, anche da noi: cercheremo così di dare un aiuto continuativo e stabile a queste persone. Per chi, infine, volesse avvicinarsi alla nostra Associazione, o soltanto conoscerla meglio, consiglio assolutamente il nostro volume ‘Occhi d’Africa”, davvero una pubblicazione che raccoglie ed esprime il nostro essere”.

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