Ambulatorio oculistico della Misericordia, dove AMOA, nell’ambito del Progetto Italia, si prende cura di poveri e senza tetto. Di, seguito, una testimonianza di Francesco Martelli, presidente dell’Associazione.
“Ho conosciuto Ilie un sabato di 3 mesi fa. La sua casa è il dormitorio. Ilie si è rivolto a noi perché in difficoltà. Dice di vedere molto male e di avere la cataratta. Lo rassicuro dicendogli che faremo di tutto per aiutarlo. Il suo sguardo, tradisce una situazione visiva molto compromessa.
Insieme ai volontari di Piazza Grande, organizziamo tutti gli esami necessari. Mi racconta che è sempre stato molto miope e che qualche anno fa, quando si sono rotti i suoi unici occhiali, le difficoltà sono aumentate. A questo, si è aggiunta la cataratta.
Qualche settimana dopo riusciamo, senza complicazioni, ad operare il primo occhio. Eliminiamo la cataratta e correggiamo la miopia.
Ilie collabora bene e si cura come prescritto. Giulia di Piazza Grande lo aiuta ad affrontare e superare, oltre agli stress che ogni paziente ha, le grandi difficoltà pratiche che il suo stato di senza tetto comporta.
Alla prima visita, il giorno dopo l’intervento, si presenta con i grandi occhiali neri che gli abbiamo regalato. Sorride. Mi racconta che, finalmente, vede abbastanza bene.
Ci incontriamo nuovamente dopo una settimana. In questa occasione accade, oltre che a lui, anche a me, qualcosa di speciale: aiutato dalla confidenza tra medico e paziente che si è stabilita, dopo avere raccontato che la sua vista è tornata buona, dopo avere chiesto di operare anche il secondo occhio, mi chiede se può andare a lavorare. Gli hanno offerto di lavorare in campagna. Mi emoziono al pensiero che, forse, anche con il nostro aiuto, possa ritornare ad una situazione di dignità ed autostima e che, lavorando, potrà avere una casa”.