I progetti e le attività di AMOA per il 2023, a favore del Madagascar, Paese martoriato dalla siccità e dalla carestia, e l’anno scorso dal passaggio di tre devastanti cicloni, entrano nel vivo.
Va ricordato come lo scorso 8 dicembre 2022 il Centro Oftalmologico di Ihosy sia diventato ufficialmente “Clinica”.
Qui trovate le splendide parole che la responsabile del Centro Medico Ecar, Jacqueline, il giorno dell’inaugurazione, ha rivolto al referente di progetto, il dottor Lino De Marinis, al presidente Francesco Martelli, al dott. Gian Luca Laffi e ad AMOA. Considerazioni che ci hanno profondamente commosso e toccato.
Il Centro, per la legislazione malgascia, è dunque diventato un presidio sanitario dove possono essere effettuate visite ed interventi chirurgici di qualsiasi specialità.
Nello scorso ottobre vi è stata una missione dei soci oculisti AMOA Sergio Tabacchi e Nicole Balducci, insieme all’oculista Roberto Gattegna e alle ortottiste Marta Bleve e Erika Martini.
Durante tutto il 2022 nel Centro sono state effettuate circa 1300 visite oculistiche, 25 interventi chirurgici e prescritti 600 occhiali. E’ stata inviata anche una mola automatica donata da un socio AMOA.
Il chirurgo locale, dott. Liva non ha potuto esercitare per mancanza di materiale di consumo, introvabile in loco.
Tra i progetti più immediati figura l’incentivazione e il potenziamento dell’attività del chirurgo locale, anche in virtù del materiale (farmaci, bisturi, suture, iol, viscoelastico…) che nel corso nel 2022 è stato consegnato, oltre che sostenere le due ottiche Oliva e Tahina.
Nel prossimo mese di giugno sarà messo in funzione un nuovo facoemulsificatore donato da una associazione trapanese cui fanno riferimento gli oculisti siciliani Piacentino e Bocchetta, che si recheranno in missione a Ihosy anche con il supporto di AMOA
Tra i progetti futuri figurano un finanziamento affinché Zo (operatore locale) possa partecipare alla scuola per infermiere di sala operatoria, un’ulteriore missione per visite e interventi, la messa in funzione e l’utilizzo della mola, oltre all’acquisto di lenti diagnostiche e di un tonometro a soffio.
