Undicesima puntata di “Puoi anche tu”: la testimonianza diretta, il racconto di soci, amici, volontari protagonisti in questi anni dell’attività dell’Associazione. E’ la volta di Rosalba Spaziani Testa , infermiera.
Nel 2009 approdo in oculistica a Villa Erbosa, a Bologna, con la funzione di infermiera. Il dottor Martelli, già vicino ad AMOA, mi propone una missione di volontariato e decido di andare in Rwanda, a Muhura, durante il periodo estivo, quando l’oculistica in Italia si ferma con gli interventi. Il gruppo era composto, oltre che da me, da due chirurghi e un ortottista. È stata un’esperienza fortissima, sia nel rapporto con la popolazione che con le missionarie. Le donne del luogo arrivavano timorose per la visita, con almeno due bambini attaccati addosso come koala e capretta al seguito. Che tenerezza quella piccola sala operatoria appena nata con un facoemulsificatore portato da Bologna. Puntualmente il generatore, fondamentale per la sterilizzazione dei ferri chirurgici, saltava e si ricominciava daccapo. Ma più incontravamo intoppi e più l’affiatamento tra noi cresceva. In ambulatorio ci affiancava sempre una ragazza del luogo, Claire. Fondamentale per le traduzioni della lingua swahili. Le suore l’avevano formata ed era l’infermiera del villaggio. Oltre ad aver dato la possibilità di cura ad un’infinità di bambini e ai loro genitori, ci siamo resi conto di aver contribuito all’affermazione di Claire nel tessuto sociale quando un tardo pomeriggio, trasportati da un camioncino sgangherato, ci siamo recati nella sua umile ma dignitosa casa a prendere un thè. Tutta la gente del villaggio era sulla strada polverosa ad aspettare il nostro arrivo. I giorni successivi arrivarono in massa per la visita. Questa è l’Africa. Quando si fidano, si affidano totalmente. Si sono fatti curare ed operare senza fiatare. È stato come toccare il cielo (e ch
