AMOA vi dà appuntamento, il 5 dicembre
a Bologna, con l’esilarante spettacolo di Vito
“Storie della bassa”
AMOA vi aspetta, il prossimo 5 dicembre, al Teatro Dehon (ore 20.30) di Bologna, con l’esilarante spettacolo di Vito “Storie della bassa”. E, con grande soddisfazione, l’associazione annuncia già oggi il “tutto esaurito”.
Il mondo emiliano in uno spettacolo di atmosfere
Vito, con i suoi monologhi, porta in scena un mondo. Il mondo della sua infanzia, le radici della sua maschera emiliana. I protagonisti sono donne e uomini padani, personaggi legati alla terra e al buon cibo e quindi all’amore, simboli di quell’identità che parte da Bertoldo, passa per Zavattini e arriva fino a Fellini, quello di Amarcord.
Età diverse, generazioni differenti, esperienze con i segni delle stagioni sociali che si sono succedute con rapidi cambi di fondale in un’area geografica definita, la pianura bolognese.
Dalla periferia urbana alla “bassa”, dalle ex-risaie alle colture in serra, dal lavoro a domicilio all’orizzonte della “globalizzazione”: praticamente, il teatro dove, negli ultimi 50 anni, è cambiato tutto. Ogni personaggio parla in prima persona, esprimendosi in una sorta di monologo che porta in luce frammenti autobiografici, evocando quadri di vita vicini e lontani nel tempo. Talvolta le ricette, ritrovate nei ricettari domestici, tramandati di generazione in generazione, vergati a mano come le pagine di un diario, sono rappresentate sul palcoscenico, come formule di un sentimento, come i suggelli metaforici degli affetti familiari.
Dalla tavola parte una sequenza di ritratti a campo più largo, dove non è difficile scoprire il rimescolio di esperienze, di costumi, di linguaggi che ha segnato il paesaggio umano in questi ultimi decenni.
Ci sono storie vere e storie inventate; personaggi fantastici e personaggi reali. Tutti sono accumunati dall’essere surreali, dal vivere nel confine dell’assurdo,cresciuti dove la fame faceva fare i bambini e dove i circhi miseri di provincia erano costretti, durante le permanenze a cucinare i leoni che, essendo magrissimi, non sfamavano nessuno.
Uno spettacolo di atmosfere, che narra di un mondo che non c’è più, un universo surreale e affascinante, quello della Bassa che Zavattini amava descrivere con una riga, che quando c’è la nebbia diventa un tutt’uno tra cielo e terra.
Biglietti e prenotazioni
I tagliandi si possono direttamente ritirare presso:
- Ottica Garagnani, via Monte Grappa 3 e Via S. Stefano 38
- Ottica Tonino, via Dagnini 15
- Centro estetico le Cicale: via Saragozza 101
Oppure si possono prenotare telefonando a: 335.1855168 – 338.7920167